Quando si apprende la notizia della morte per suicidio di manager,
investitori, uomini di finanza a causa dell’ennesimo scandalo finanziario
scatta subito la domanda: suicidio o complotto?
Eccovene alcuni:
1. Gabriele Cagliari (Eni)
e il giallo del sacchetto di plastica
Siamo in piena mani pulite. Il presidente dell'Eni, Gabriele
Cagliari, viene arrestato con l'accusa di aver pagato tangenti. Contestato il
suo ruolo nella valutazione di Enimont fatta dall'Eni in fase di acquisizione.
Il 20 luglio 1993 viene ritrovato morto nelle docce del carcere di San Vittore,
dove ha trascorso quattro mesi di carcerazione preventiva. Secondo la
ricostruzione si è ucciso soffocandosi con un sacchetto di plastica. La vicenda
presenta contorni pochi chiari. Sul corpo sono state trovate contusioni che
gettano un'ombra di dubbio sul suicidio…
2. Raul Gardini e lo
scandalo Tangentopoli
Sposato con la figlia di Serafino Ferruzzi, Raul Gardini
acquisisce le deroghe operative dell'aziende dopo la morte di Ferruzzi in un
incidente aereo. Negli anni Ottanta mette a segno la celebre scalata
Montedison, dopo le spregiudicate manovre finanziarie dell'amministratore Mario
Schimberni, con l'assenso si Enrico Cuccia. In seguito guida la fusione delle
attività chimiche con Eni, fondando Enimont. Negli anni Novanta, in piena
Tangentopoli (1992), Gardini – quando vengono alla luce le tangenti generate
dalla vendita del 40% di Enimont – si toglie la vita. Viene trovato morto nella
sua casa di Milano, il settecentesco palazzo Belgioioso, il 23 luglio del 1993,
tre giorni dopo la morte del presidente dell'Eni Gabriele Cagliari…
3. Alessandro Bassi dopo il
crack di Parmalat
Il 23 gennaio del 2004 dopo un volo di una quindicina di metri e
un tonfo sul greto del fiume Ceno muore Alessandro Bassi, 42 anni, moglie e due
figli. Con un'esperienza decennale in Parmalat Bassi era stato nominato
responsabile del controllo di gestione del gruppo dal fondatore Calisto Tanzi
con un ordine di servizio del 16 aprile 2003. Il gruppo Parmalat ha
"lasciato in eredità" un buco da 14 miliardi di euro…
4. Il miliardario tedesco e
quella puntata sbagliata su Volkswagen
Il 6 gennaio 2009 Adolf Merckle, miliardario tedesco, si suicida,
investito da un treno. Il suo corpo viene rinvenuto nei pressi di una linea
ferroviaria vicino a Stoccarda. Per molti tedeschi il nome di Merckle era
rimasto ignoto fino a qualche settimana prima quando l'uomo è salito alla
ribalta della cronaca, vittima delle fortissime oscillazioni di Borsa che hanno
colpito il titolo Volkswagen. La stampa ha rivelato che l'operazione borsistica
era costata 400 milioni di euro al 74enne miliardario tedesco, quinto uomo più
ricco del Paese…
5. Scoppia la bolla dei
mutui subprime: impiccato manager di Freddie Mac
È il 22 aprile del 2009. Washington è sotto shock dopo che il
chief financial officer di Freddie Mac, David Kellermann, 41 anni, è stato
trovato impiccato all'alba nella sua casa in Virginia. Secondo la polizia
l'ipotesi largamente prevalente è quella del suicidio. Assieme ad altri manager
del gigante dei mutui nazionalizzato, Kellermann era finito nel mirino del
Congresso per un bonus di 800mila dollari, ricevuto dopo il salvataggio
pubblico…
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